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lunedì 2 settembre 2013

Il Diavolo in piazza Duomo



Davanti a Santa Maria del Fiore il vento è quasi sempre forte, sia d'estate, quando quella frescura fa venire voglia di fermarsi a prendere fiato, che d'inverno, mentre la gelida ed insinuante tramontana fa volare le sciarpe e i cappelli come coriandoli. Questo fenomeno naturale, che si spiega per la particolare posizione aperta della piazza, viene interpretato anche da una tradizione popolare che ha per protagonista nientemeno che Satana in persona. No, non è la solita storia del "rifrullo del vento" con Lucifero che inseguiva un santo religioso: questa è più inedita e buffa ed ha veramente dell'inconsueto!
Il diavolo, si sa, è sempre agitato e gli piace il disordine, ragion per cui preferisce la burrasca, i temporali e tutto quello che può portare più scompiglio possibile. Il suo migliore amico era quindi il Vento  e con lui spesso si intratteneva sui monti del Valdarno a chiacchierare del più e del meno. Una mattina, ripassando la lista di tutto quello che dovevano fare, decisero di andare insieme a Firenze a sbrigare ognuno le proprie faccende. Per fare il viaggio di ritorno in piacevole compagnia, si dettero appuntamento all'imbrunire, proprio vicino alla Cattedrale. Il diavolo, che credeva di aver poche cose da fare, si trovò invece impegnato oltre ogni dire nel tormentare e tentare le anime. Passa un'ora, ne passano due e il povero Vento, stanco di star lì come un  babbeo, cominciò a sbuffare dall'impazienza. Si sedette sui gradini della chiesa, soffiando sempre più forte, in attesa del suo compare; ma si vede che il lavoro con i fiorentini era davvero laborioso e interessante, perché il diavolo non si fece più vedere e abbandonò al suo destino l'amico che rimase lì, dov'è tuttora, ansimante e arrabbiato, ad aspettare il ritorno dell'eterno ingannatore.



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