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mercoledì 13 novembre 2013

Due gemelle diverse

Alessandro Allori - Luca Pitti davanti al suo palazzo 


L'ambizioso Luca Pitti, ricchissimo banchiere fiorentino, non voleva mai essere secondo a nessuno e tutto ciò che possedeva doveva gridare a gran voce la sua magnificenza e il suo prestigio. Così, secondo quanto riportato dal Vasari, nel 1440 chiamò il maestro Filippo Brunelleschi e gli ordinò di mettere in opera il progetto che aveva creato per palazzo Medici, scartato da Cosimo perché ritenuto "troppo sontuoso". L'architetto ideò allora un elegante anfiteatro, chiuso da tre lati, dove il palazzo dominava tutta la scena e si incastrava, quale pietra preziosa, fra due ali digradanti. 


I lavori cominciarono molti anni dopo, quando Brunelleschi era già morto, e furono portati avanti dal suo miglior allievo, il giovane Luca Fancelli. Una leggenda narra che il Pitti avrebbe preteso che le arcate delle finestre del nuovo palazzo superassero in estensione il portone di quello dei Medici e che le dimensioni dell'edificio fossero tali da poter contenere, all'interno del cortile, tutto Palazzo Strozzi. 







Inutile dire che la megalomania ha il suo prezzo e le spese per la costruzioni furono davvero pesanti da sopportare. Tutto andò bene finché le entrate continuarono a superare le uscite ma, nel 1464, i lavori si interruppero bruscamente per mancanza di fondi e il bramoso Luca Pitti dovette chinare il capo e contentarsi di ciò che gli era riuscito realizzare fino ad allora. Dopo la sua morte, per ironia della sorte, Buonaccorso Pitti , indebitato fino al collo, dovette correre ai ripari e vendere il palazzo a Eleonora di Toledo, moglie di quel Cosimo I a cui Luca aveva dato tanto filo da torcere.
Una curiosità riguarda proprio un punto preciso della facciata del palazzo: alla sinistra del portone centrale, a circa due metri dalla pavimentazione della piazza, ci sono due pietre: una lunghissima, che misura circa una decina di metri, e l'altra, al suo fianco, di appena trenta centimetri. Che significato ha questa "strana coppia" ? Nessuno lo sa con certezza, ma secondo un'antica tradizione, potrebbero simboleggiare la sconfinata maestosità di Luca Pitti in contrapposizione al misero valore dei suoi avversari, gelosi e inveleniti per la sua scalata sociale.








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