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martedì 5 novembre 2013

Ma quante sono queste api?



Nel bel mezzo di Piazza Santissima Annunziata, definita "la più armoniosa e perfetta del mondo", c'è il monumento equestre del granduca mediceo Ferdinando I, commissionata al Giambologna e terminata dal suo allievo Pietro Tacca, nel 1608, dopo la morte del maestro. Il bronzo con cui è stata fusa era quello dei cannoni delle galee turche vinte dall'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano, un'istituzione nata per combattere la pirateria che infestava il mar Mediterraneo. Per ricordare la provenienza del bruno metallo, nel sottosella del cavallo venne inciso "DE METALLI RAPITI AL FERO TRACE".


La statua poggia su un basamento rettangolare di marmo bianco sul quale, dal lato che guarda la chiesa della Santissima Annunziata, campeggia l'impresa araldica del granduca, ideata dall'estroso letterato senese Scipione Bargagli: sotto al motto "Maiestate Tantum" che letteralmente significa "soltanto grazie alla sua maestà (riuscì a governare), c'è un’ape regina contornata, da cerchi concentrici e sfalsati formati da altre api. La spiegazione dell'allegoria è molto semplice: Ferdinando è il fulcro del popolo fiorentino che riesce a guidare con saggezza, proprio come la regina delle api fa con le sue operaie, in un clima reverente, ma amichevole.  





La cosa divertente di questa insegna è che rimane quasi impossibile contare il numero di questi industriosi animaletti, visto che si perde subito il filo dell'addizione e bisogna ricominciare daccapo! Ma quante sono allora? C'è chi dice 91, chi 99 o 101, fatto sta che per levarsi il dubbio non resta che andare nella piazza e mettersi a contarle... ma senza usare alcun aiuto: una leggenda vuole, infatti, che chi riesce a sapere il numero esatto avrà buona fortuna, a patto di non toccarle o indicarle con il dito.

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