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domenica 4 agosto 2013

Firenze dei miracoli


"Uno prete per nome Uguccione, avendo celebrato il sagrificio dell'altare e, siccome no cauto per vecchiezza, non asciugò bene il calice, per la qual cosa il dì appresso prendendo il detto calice, trovò dentro sangue vivo appreso incarnato."
Questa è la cronaca, redatta dal gentiluomo guelfo Ricordano Malespini, di un miracolo avvenuto nel 1230 (o secondo il Villani nel 1229) a Sant'Ambrogio. Il sangue fu raccolto e "missesi in un'ampolla di cristallo e ancora si mostra al popolo con grande riverenza".
L'avvenimento, che ebbe una risonanza anche fuori da Firenze, , fu poi seguito da un secondo miracolo eucaristico: nel 1595, durante un incendio, alcune ostie caddero fra le fiamme ma non si bruciarono, rimanendo perfettamente illese.
Il ripetersi del prodigio riaccese la fede nei fiorentini, ma al giorno d'oggi pochi sanno, o si ricordano, di questi due eventi così sorprendenti...

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