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venerdì 2 agosto 2013

Il diavolo nello specchio



La bellissima Villana de' Botti, che visse all'epoca di santa Caterina da Siena, era una giovanetta timida e tranquilla. Il padre l'aveva viziata non poco e, vedendo quel suo carattere solitario, per paura che ambisse ad una vita monastica e ritirata, la mandò in sposa al ricco fiorentino Rosso di Piero Benintendi. Immediatamente l'esistenza della ragazza mutò: da adolescente spaurita a bella donna frivola e agghindata, tutta feste e divertimenti.
Un giorno, mentre si guardava come sempre nel suo monumentale specchio arabescato, non vide la sua fresca immagine ma un orribile mostro che era l'incarnazione vivente del demonio. Atterrita, cercò altri specchi per vedere se succedeva la stessa cosa: il diavolo continuava a fissarla soggignando! Illuminata da Dio, andò celermente al convento Domenicano di S. Maria Novella dove si confessò e decise di lasciare la sua vecchia vita superficiale dedicandosi ad opere di mortificazione e di carità cristiana. Sul letto di morte volle indossare l'abito Domenicano e mentre un sacerdote leggeva il Vangelo, giunto alle parole: “Et inclinato capite emisit spiritum” si spense serenamente. E’ sepolta nella Basilica di Santa Maria Novella, in una tomba marmorea opera di Bernardo Rossellino.







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