Il nome di via dello Sprone deriva con certezza dall'angolo acuto che si forma dall'incontro della strada con Borgo San Jacopo. Ed è proprio su questa "cantonata" che Bernardo Buontalenti volle creare la sua fontana, un grottesco ma raffinato mascherone che getta l'acqua in una vasca di marmo a forma di conchiglia. Dal bacile, grondava poi una cascatella che terminava a terra dove si raccoglieva per poter essere dissetare anche i cavalli e gli altri animali.
L'opera risale probabilmente al 1608 quando l'Oltrarno fu ripulito e abbellito per il passaggio del corteo matrimoniale del giovanissimo Cosimo II che prese in sposa Maria Maddalena d'Austria, tant'è che in alto, proprio sopra al fauno, c'è un marmoreo stemma mediceo a testimoniare l'avvenimento.
Nell'Ottocento la fontana cominciò a mostrare i segni del tempo e fu egregiamente restaurata dall'architetto fiorentino Giuseppe del Rosso che la riportò agli antichi splendori.
Un "fratello" del mascherone buontalentiano si può ammirare in via de' Neri, modellato, nel 1619, da Chiarissimo Fancelli per ornare il Mercato del Grano. Ma, anche se apparentemente sembrano molto simili, le espressioni dei due volti sono molto diverse: quello di via dello Sprone ha l'aria imbronciata e severa mentre il suo collega di via de' Neri è sicuramente più allegro e beffardo!
Fontana di via dello Sprone |
Fontana della Loggia del Grano |
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