Via del Fico è una strada nel cuore del quartiere di Santa Croce che prende il nome da un albero seicentesco cresciuto da quelle parti. In antico si chiamava via del Pepe, in onore ad una delle spezie più ambite e ricercate che fecero arricchire la famiglia de' Pepi, che qui avevano i magazzini per stivare le loro mercanzie, ma qualche anno dopo il nome cambiò, sembra, anche grazie ad una misteriosa leggenda che aveva per protagonista, guarda caso, proprio un bel fico.
Nel vicolo c'era un palazzo con un bel giardino, circondato da verdi siepi profumate, nel quale c'era una pianta magica che faceva degli splendidi fichi che nessuno, però, poteva cogliere perché erano protetti da un ringhioso cane nero. Gli sciagurati che erano riusciti a schivare la sorveglianza dell'animale ed avevano mangiato uno di quei frutti, erano stati quasi per morire e mai più avevano ritentato la sorte. Durante alcuni scavi per riaggiustare il parco, i giardinieri trovarono una lapide, proprio fra le radici dell'alberodannato, nella quale si avvertiva di non tagliarlo mai, pena la malasorte eterna. Ma il proprietario, pur sapendo del fatto, non si fece intimidire e decise di togliersi dai piedi quell'ingombrante presenza che tanti danni aveva già fatto e che aveva allontanato amici e conoscenti. E così dette ordine di procedere: il fico fu abbattuto insieme ai suoi infernali segreti e, come era prevedibile, la sciagura si abbattè subitamente sulla casa: il gran signore che aveva osato sfidare le forze del male, da ricchissimo che era, si ritrovò povero, solo e malato ad elemosinare per le strade fiorentine, sbeffeggiato dai passanti a cui raccontava la sua incredibile storia.
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