Il campanile di Giotto ospitava, in origine, ben dodici campane, ma solo sette continuano a far sentire la loro voce argentina: il Campanone o"Santa Reparata", la Misericordia, l'Apostolica, l'Annunziata, la Mater Dei, l'Assunta e l'Immacolata. Le altre 5, più vecchie, sono state dismesse e hanno lasciato il posto alle sorelle giovani che fanno un bellissimo concerto "a doppio" ma solo nelle grandi occasioni, mentre suonano in assolo per scandire le ore liturgiche.
Solo una, la Misericordia, nata nel Seicento per chiamare i fratelli a compiere urgentemente il loro servizio di carità in caso di bisogno, ha anche il triste compito di annunciare la morte di un Capo di Guardia della Confraternita, con tre brevi sonate, dette a ciccia fredda, a significare il corpo ormai senza calore e senza vita.
La maggior parte delle campane è stata rifusa, per evidente logorio dato dal tempo e dall'uso: ognuna è decorata con bellissimi bassorilievi che raffigurano scene mariane e porta inciso il proprio nome, l'emblema dell'Opera di S. Maria del Fiore e del Comune di Firenze e il nome del Cardinale Dalla Costa che le consacrò in Battistero nel 1956.
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