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domenica 4 agosto 2013

Nuova vita al Forte






Dopo 5 anni di chiusura forzata,si è finalmente riaperto l'accesso al forte Belvedere. C'è voluta la morte di due poveri giovani, Luca e Veronica, precipitati dallo stesso bastione senza parapetto, per far capire che l'area, così sprotetta, era davvero pericolosa... Ora, dopo processi, tensioni e polemiche, la sicurezza sembra essere davvero garantita: forti ringhiere lungo tutto il perimetro dei baluardi proteggeranno il cammino dei visitatori, impedendo altri eventi tragici che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore di Firenze.
La riapertura, alla presenza del sindaco Matteo Renzi, è coincisa con l'inaugurazione della mostra "L'anima e la materia" dell'artista cinese Zhang Huan, che plasma le sue sculture con la cenere degli incensi bruciati nei templi buddisti del suo paese.
La Fortezza di Santa Maria in San Giorgio del Belvedere, più semplicemente noto come Forte Belvedere, è posta sulla collina più alta di Boboli. Fu edificata nel 1590, su progetto di Bernardo Buontalenti e di don Giovanni de' Medici. Il suo ruolo primario era sicuramente quello di difendere la città dai nemici, ma fungeva anche da cassaforte della famiglia Medici, che custodivano i loro tesori in un pozzo interno al Palazzetto, attorniato da trappole mortali ad uso e consumo dei signori ladri!
Un intelligente espediente difensivo consentiva l'accesso ai piani superiori solo attraverso una scala, assai disagevole, ricavata all'interno della muratura stessa. Il Granduca poteva raggiungere il Forte, in caso di sommosse popolari, grazie al Corridoio Vasariano che collegava Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti, in un'intricato percorso di corridoi, stanze segrete, cunicoli e giardini.
Con la riapertura del Forte Belvedere, i fiorentini recuperano un pezzo della loro identità, tristemente sconvolta dalle recenti disgrazie. Speriamo che, almeno stavolta, la storia sia veramente "magistra vitae"...



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